SCUOLA Di MUSICA
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- Trombone
- Flauto
- Clarinetto
- Tromba
- Bombardino
- Sax
- Percussioni
- Batteria
- Canto
- Pianoforte
- Chitarra
- Fisarmonica
- Mandolino
- Reset
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Trombone
Il trombone è uno strumento musicale aerofono della famiglia degli ottoni. Nella versione moderna e più comune è noto come trombone a tiro o trombone a coulisse ed è caratterizzato da una pompa mobile (il “tiro” appunto, o “coulisse” in francese, “slide” in inglese) a forma di U che unisce due tubi paralleli ed è in questo modo allungabile modificando la lunghezza del percorso dell'aria e di conseguenza l'intonazione dell'armonico di base. Esiste anche il trombone a pistoni che è strutturato sul medesimo principio della tromba. Il musicista che suona il trombone è chiamato trombonista. Il trombone fu il primo, tra gli strumenti ad ottone, a disporre degli armonici nelle sette posizioni degli attuali strumenti a pistoni, e di conseguenza della scala cromatica, grazie alla coulisse, per cui venne in origine considerato il più perfetto degli strumenti a bocchino.
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Il Maestro effettua la lezione individuale, in base all' Iscrizione Effettuata dall' allievo/a. Alla lezione potranno partecipare gli alunni della classe di strumento, previa approvazione da parte del Maestro. Durante la lezione sarà utilizzato lo strumento di proprietà dell'allievo/a iscritto/a. Alla fine del corso, la scuola organizzerà il SAGGIO, sarà competenza del Maestro scegliere gli allievi titolari.
In caso di assenza dell'insegnante la lezione sarà recuperata.Gli Insegnanti
M° Sanna Alberto
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Flauto Traverso
Il suo nome (anticamente: traversiere) deriva da traverso proprio perché si suona di traverso. Nella sua forma moderna, il flauto traverso (anche noto come flauto traverso da concerto occidentale) è costruito normalmente in metallo. Ha forma cilindrica nel corpo centrale e nel trombino, leggermente conica nella testata. Lo strumentista, detto flautista, suona soffiando nel foro d'imboccatura e azionando un numero variabile di chiavi (aperte o chiuse), che aprono e chiudono dei fori praticati nel corpo dello strumento, modificando così la lunghezza della colonna d'aria in vibrazione contenuta nello strumento stesso e quindi variando l'altezza del suono prodotto. L'emissione del suono è dovuta all'oscillazione della colonna d'aria che, indirizzata dal suonatore sull'orlo del foro d'imboccatura, forma vortici che ne provocano l'oscillazione dentro e fuori dal foro mettendo in vibrazione l'aria all'interno dello strumento. La forma moderna del flauto (cilindrico, a dodici o più chiavi) è dovuta alle modifiche applicate ai flauti barocchi...
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M° Roberto Ciufegni.
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Clarinetto
Il termine clarinetto appare per la prima volta nel 1732 nel Musicalisches Lexicon di Johann Gottfried Walther in cui è scritto: "sentito a distanza, esso suona piuttosto come una tromba". Ciò spiega il nome clarinetto derivato da clarino, termine oggi giorno utilizzato impropriamente, che indica uno strumento appartenente alla famiglia delle trombe. Il clarinetto ebbe un suono penetrante probabilmente fino al principio dell'Ottocento; si ritiene così perché i metodi per imparare a suonare il clarinetto pubblicati dal 1850 sottolineano il suono "ora più pieno, dolce e piacevole" dei clarinetti precedenti. Lo sviluppo del clarinetto continua nel 1740 quando Jacob Denner (figlio di Johann Christian) aggiunse al clarinetto una lunga chiave aperta per realizzare il Si3 (prima impossibile), riempiendo questo "buco" nell'estensione dello strumento e portandolo all'estensione attuale. Un passo importante è stato fatto da Ivan Müller, un musicista parigino nato in Russia. Müller costruì un clarinetto dalle caratteristiche rivoluzionarie. Il suo strumento aveva tredici chiavi con un nuovo...
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M° Alessandro Casini
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Tromba
Uno strumento dell'antichità, che presenta notevoli somiglianze con la tromba, fu rinvenuto in Egitto, ed era impiegato prevalentemente per scopi militari. Un'antenata della tromba è la tuba, strumento a fiato usato dai Romani per impartire ordini alle milizie. Realizzata in bronzo e senza pistoni, nelle forme primitive era costituita da un tubo dritto, poco agevole durante il trasporto e l'esecuzione. L'estensione dello strumento era limitata agli armonici della nota fondamentale prodotta, e le diverse note suonate potevano indicare diversi comandi che le truppe dovevano eseguire. Nelle versioni successive il tubo venne ripiegato su sé stesso, ottenendo uno strumento notevolmente meno ingombrante e dunque più facilmente trasportabile. Dopo diversi tentativi di estendere la gamma di note emesse, e molti celebri fallimenti, nel 1813 furono applicati i pistoni, che consentirono finalmente di eseguire sullo strumento l'intera scala cromatica, fino al limite fisico di circa tre ottave.
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M° Elisa Cafaggi
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Bombardino
La famiglia dei flicorni raggruppa strumenti musicali aerofoni tutti appartenenti alla più grande famiglia degli ottoni; si tratta nel particolare di strumenti a timbro caldo e pastoso tipico degli ottoni con canneggio a forma conica. Dei flicorni esistono due principali forme: i membri più piccoli e con registro più acuto hanno forma del tutto simile a quella della tromba, mentre quelli più ingombranti e di registro più grave hanno assetto verticale.
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Paolo Lucherini
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Sax
Il sassofono, saxofono, o, semplicemente, sax, è uno strumento musicale aerofono ad ancia semplice. Il sassofono è inserito nella famiglia dei legni poiché, nonostante il corpo dello strumento sia normalmente di metallo (spesso di ottone, motivo per cui viene talvolta impropriamente inserito tra gli ottoni), ha tra i suoi antenati il flauto ed il clarinetto da cui ha ereditato la struttura (il suo inventore l'ha creato partendo dalla forma del clarinetto basso) ma non il materiale. L'emissione del suono è provocata dalla vibrazione di un'ancia, ricavata da canna comune (Arundo donax). Fu inventato da Adolphe Sax (da cui ha preso il nome) nel 1841 e brevettato il 22 giugno del 1846. Ha avuto una grandissima e veloce espansione in moltissimi generi di musica grazie alle sue doti di espressività e duttilità. In generale la famiglia dei sax è presente in quasi tutti i generi musicali moderni (anche se è meno rappresentato nel rock e nella musica elettronica in generale)...
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M° Giovanni Uscidda
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Percussioni
L'uso di strumenti a percussione accompagna l'uomo sin dalla preistoria. La famiglia degli strumenti a percussione è ritenuta infatti la famiglia più antica tra gli strumenti musicali, posta appena dopo la voce umana. Nella storia della musica classica le percussioni hanno avuto un ruolo determinante: basta pensare al larghissimo utilizzo dei timpani nella musica barocca e successivamente nel periodo classico; o alla scoperta delle nuove sonorità nella musica del novecento, vero e proprio secolo di sviluppo di questi strumenti (complice il loro costante utilizzo nella musica contemporanea). Un particolare set di strumenti a percussione, la batteria, ha avuto uno sviluppo proprio nella cultura jazz e popular; oggi però si tende a distinguere le figure del batterista e del percussionista. Il primo è il musicista che si occupa esclusivamente della batteria (dove gli strumenti principali sono piatti e tamburi e le altre percussioni sono di norma accessorie), mentre il secondo termine indica il musicista che si occupa in vari ambiti (es. classico, folk, latin ecc.) di suonare le percussioni singolarmente (es. timpani, xilofono, rullante, marimba, vibrafono)...
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M° Filippo Zappa
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Batteria
Le origini dello strumento risalgono alla seconda metà del XIX secolo, negli Stati Uniti, sebbene i tamburi singoli abbiano radici ben più antiche. La genesi avviene con la fusione di vari componenti percussivi durante le esibizioni bandistiche fino a formare una batteria di tamburi molto simile alle odierne. Fin dal jazz del 1920 la batteria è stato uno strumento fondamentale della musica popolare, coniugato o sostituito in seguito dalla drum machine, soprattutto nella musica elettronica, ma nato in ambito jazz. L'attuale batteria nasce da problemi di spazio; infatti in principio, lungo le strade di New Orleans (Louisiana), c'erano enormi bande che suonavano per strada, in corteo, ed ogni elemento dell'attuale batteria era suonato da una singola persona, come nelle fanfare militari odierne. In seguito le esibizioni si spostarono dalle strade ai locali, ed era impossibile ospitare sul palco cinque/sei musicisti che si dedicassero alle percussioni; quindi si fuse la grancassa con il rullante militare...
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M° Filippo Zappa
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Canto
La tecnica del canto è quell'insieme di accorgimenti, appresi con l'allenamento e lo studio, necessari ai cantanti professionisti per evitare gravi danni alla laringe e per ottenere una voce timbricamente gradevole, potente e con un'ampia gamma cantabile, cioè un'estensione vocale dalla nota più bassa alla più alta in cui il timbro sia omogeneo e l'intonazione corretta e stabile. Tutti, più o meno, possono cantare una canzone. Molti di meno invece riescono a cantare più canzoni di seguito, anche semplici: dopo qualche minuto un cantante improvvisato comincerà a sentire mal di gola, e la sua voce inizierà a farsi rauca e sfiatata; se nonostante tutto continua a cantare, di lì a poco si ritrova afono, e corre il rischio di procurarsi un edema.
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L'Insegnante effettua la lezione individuale, in base alla modalità dell' Iscrizione Effettuata dall' allievo/a. Alla lezione potranno partecipare gli alunni della classe di Canto, previa approvazione da parte dell'Insegnante. Alla fine del corso, la scuola organizzerà il SAGGIO, sarà competenza dell'Insegnante scegliere gli allievi titolari.
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M° Luca Cafaggi
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Fisarmonica
Il primo brevetto di un accordion, termine oggi usato in molte lingue (pur con varianti grafiche) per indicare la fisarmonica, fu depositato il 6 maggio del 1829 a Vienna dal costruttore di organi e pianoforti Cyrill Demian e dai suoi figli Carl e Guido, ma colui che la trasformò a quella che si avvicina di più ai nostri giorni è stato Paolo Soprani. Le evoluzioni tecniche e costruttive dello strumento hanno sempre più perfezionato il suo timbro e la sua intonazione, favorendo la presenza dello strumento anche in ambiti musicali più colti...
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M° Caterina Gosti
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Pianoforte
Il pianoforte è uno strumento musicale a corde percosse mediante martelletti azionati da una tastiera. La tastiera è solitamente composta da 88 tasti, 52 di colore bianco e 36 di colore nero. I tasti bianchi rappresentano le note: do, re, mi, fa, sol, la, si. I tasti neri, invece, individuano le alterazioni (note bemolli o diesis). Il pianoforte è il più diffuso strumento appartenente ai cordofoni a corde percosse; altri membri sono il clavicordo, oggi utilizzato prevalentemente per l'esecuzione filologica della musica d'epoca, e il fortepiano, progenitore del pianoforte. L'origine della parola pianoforte è italiana ed è riferita alla possibilità che lo strumento offre di suonare note a volumi diversi in base al tocco, effetto non ottenibile negli strumenti a tastiera precedenti, quali il clavicembalo.[1] Anche mediante l'intervento sui pedali (solitamente tre), che azionano particolari meccanismi, il suono può essere modificato: in un moderno pianoforte a coda troviamo, da sinistra a destra, l'una corda, il tonale e quello di risonanza. Nei pianoforti verticali il pedale centrale aziona la sordina, che frappone una striscia di feltro fra le corde e i martelli per attutire il suono. Solo il primo e il terzo pedale sono presenti su tutti i pianoforti.
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M° Elizaveta Pitaleva
M° Luca Cafaggi
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Chitarra
La chitarra moderna ha origine dalla chitarra barocca che a sua volta deriva dallo strumento medievale a cinque corde chiamato quinterna (dal latino "quinque" = cinque e dal persiano "tar" = corda). Le prime chitarre medievali avevano quattro corde come pure il liuto: I primi liuti arabi erano montati con sole 4 corde di fili di seta da qui la parola "Chahar" quattro e "Tar" corde da cui la parola araba Qîtâra dalla quale derivano anche le parole: kithára, la quinterna guiterne Gittern, citola e chitarra in Italia. Lo strumento più antico ritrovato simile ad una chitarra ha 3500 anni ed è stato scoperto nella tomba egizia di Har-Mose Sen-Mut[1]. A sua volta le radici vanno trovate nel setar persiano (Iran) e nella la citara. Dalla seconda metà del XVII secolo fino alla metà del XIX secolo, con i progetti e le innovazioni apportate in Spagna da Antonio de Torres, si ha la nascita del prototipo della chitarra classica moderna...
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M° Carlo Mascilli Migliorini
Mandolino
DOCUMENTO IN AGGIORNAMENTO.
Il Corso
CORSO IN AGGIORNAMENTO.
Gli Insegnanti
M° Luca Becorpi